Fratelli – parte 2

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Facendo un po’ più di un passo indietro, ricordo perfettamente quando all’ età di 6 anni, io, e 10, Oscar, la mamma e papà ci hanno detto che di li a pochi mesi, sarebbe arrivato un altro membro della famiglia. Ricordo altrettanto bene che lo sapevo già… nel senso che la notizia non mi sembrava cosi strana.. l’avevo già in parte metabolizzata nel subconscio notando che mia mamma da un bel po’ di sere non lavava i piatti e, quando era papà a occuparsi di queste faccende domestiche, c’era qualcosa di strano che non poteva passare inosservato agli occhi di una streghetta come me. O forse avevo sentito qualche discorso di sfuggita, impicciona come sono. Ricordo che comunque ero felice (Oscar piangeva perché era preoccupato per la mamma, lui il sensibilone). Ed ero soprattutto molto interessata agli aspetti tecnici della questione da buona curiosona. Speravo nascesse un fratellino anche se a me spettava il compito di scegliere il nome femminile… avevo selezionato Gaia, ma il 10 agosto nasceva Mirko. E ovviamente io ero gelosa, non so di cosa e perché, non saprei spiegarlo, ma ricordo ben poco dei suoi primi mesi… ricordo solo che tutti dicevano che era bellissimo… biondino e occhi azzurri… non banalmente castano con gli occhi nocciola come noi….
Penso fosse anche bravo da piccolo perché non mi ricordo che fosse particolarmente molesto ma per me era come un essere a se stante di cui non volevo troppo occuparmi… poi finalmente riaffiorano i ricordi più nitidi di quel buffo caschettino biondo che camminava per casa e diceva cose ridicole che mi facevano divertire …mi stava diventando simpatico e la gelosia lasciava piano piano spazio a quel sentimento che con gli anni è diventato “quasi materno”… lui il più piccolino della famiglia, indiscutibilmente il più bello (la concorrenza non era un granché) e il più strano. Si Mirko è sempre stato un bambino e ragazzino “ sui generis”, introverso e poco socievole, ma simpatico a tutti, taciturno ma geniale. È cresciuto cosi con la sua acuta intelligenza tenuta un po’ nascosta per non dare troppo nell’occhio, lui che un giorno senza preavviso e senza che nessuno se lo aspettasse ha detto “domani vado ad abitare da solo” , lui che come ha sinteticamente concluso la saggia del paese (ovviamente lei l’ha detto in stretto dialetto): “sembrava un po’ balordo e ora gira il mondo e a volte anche da solo, chi l’avrebbe mai detto?!”. Mio fratello “piccolo” da indifeso e un po’ asociale è diventato il culturale della famiglia, interessato a tutto quello che noi di paese non consideriamo molto, invero mio papà è un artista e la vena dell’arte l’ha tenuta tutta per lui… al biondino piacciono il teatro, le mostre di un certo livello, scrivere, leggere, è un ottimo informatico e gli piace viaggiare. È sempre in giro e senza far troppi discorsi si ritrova a scrivere messaggi sintetici sul gruppo familiare “westap family” (per mio papà WhatsApp si pronuncia cosi) per dire che è partito e atterrato a “Timbuktu” o chissà dove. Della sua vita sociale poco si sa e se gli chiedi “dove eri e con chi?” lui ti risponde con un sorriso sornione “in giù, con gli altri”, ma nessuno sa chi siano questi altri e “in giù” pare sempre un concetto piuttosto vago. Ma a noi lui piace così, vago e apparentemente distratto, taciturno con qualche uscita geniale che chiude tutti i discorsi… e poi di quel bambino che mia mamma doveva tediarsi a inseguire solo con pasti preparati da lei in un certo modo altrimenti non mangiava, è rimasto ben poco…. Ma per la mia famiglia lui resta sempre il “caga niu” (rude espressione dei genovesi dei bricchi per indicare il più piccolo del nido) da tenere un po’ al riparo dalle cose scomode e da agevolare appena si può… e lui un po’ secondo me ci sballa in questa posizione, anche se non lo ammetterà mai.

2 risposte a “Fratelli – parte 2”

  1. Stupenda
    Ho sempre ammirato la tua famiglia semplice e unità da cui traspare una grande coerenza e amore per gli altri
    Non lo dico ora L’ho sempre pensato e l’ho condiviso anche con mia madre
    Anche tu Katia mi pare che a genialità e talento non sei da meno dei tuoi fratelli leggendo ciò che scrivi e ciò che crei con e per i tuoi bambini

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