I castelli della Loira e non solo

Castelli della Loira, Mont Saint Michel e Normandia (luglio 2018)

Prima vacanza solo noi 3…mamma papà e Sofia (3 anni e mezzo). Siamo abituati a viaggiare con gli amici perché ci piace la compagnia e ci piace condividere le esperienze, ma quest’anno per una serie di eventi ci siamo trovati da soli e dove andare con una piccola principessa sognatrice? A visitare i castelli ovviamente…. Ed ecco il nostro viaggio.

Giorno1: partenza da Genova direzione Parigi con volo Air France e arrivo a Charles de Gaulle alle 21. Affitto auto e a dormire vicino a Disneyland Paris (a 30min di auto dall’aeroporto a Marne la Vallée.)

Giorno2: giornata dedicata alla visita del parco divertimenti Disneyland Paris. Per maggiori informazioni vedere sezione dedicata (clicca qui).

Ritorno in albergo a Marne la Vallée.

Giorno3: Ci spostiamo verso sud nella verdissima valle della Loira e dopo 200 km raggiungiamo il meraviglioso castello di Chambord per l’ora di pranzo.

Proviamo a saziarci in uno dei baretti a fianco al castello con una baguette e poi ci addentriamo per la prima volta nel fantastico mondo di cavalieri e principesse.

E’ uno dei castelli più famosi e spettacolari della Loira e appartiene al patrimonio dell’umanità UNESCO.

La struttura è su 3 piani più le terrazze. Al pian terreno parte la famosissima scala a doppia elica che ha divertito tantissimo la nostra bimba: si può salire da due parti differenti per arrivare ai piani superiori e vedersi attraverso le piccole aperture nella scala, farsi ciao e fare facce buffe ad ogni finestra. Al primo piano vi sono numerose stanze arredate stile XVI/XVIII secolo con letti a baldacchino per ogni gusto, tavole apparecchiate e ritratti di personaggi storici. Al secondo piano da notare le volte e le stanze dedicate alla caccia. Infine dalle eleganti terrazze si ammira tutto il parco di Chambord.

Dopo la visita ci siamo recati allo spettacolo di cavalli e rapaci nei giardini del castello (acquistati i biglietti online prima di partire): perfetto per i bambini, dura 45min e ci sono sketch comici comprensibili nonostante siano in francese, evoluzioni sui cavalli, simulazioni di battaglie e della giostra medievale, spettacolo di falconeria….

Dopo aver guardato sul mega schermo nel prato del castello la finale dei mondiali di calcio (ogni tanto bisogna accontentare i mariti…) abbiamo raggiunto il nostro appartamento dove ci siamo sistemati e cenato.

Giorno4: Al mattino siamo andati al castello di Chenonceau famoso per essere stato costruito sul fiume. Dopo aver parcheggiato la macchina si imbocca un lungo viale alberato molto signorile che porta al castello e ai giardini reali. Sognare di essere due principesse e il re sulla sua carrozza diretta verso questo misterioso luogo ci ha permesso di emozionarci prima ancora di arrivare, e una volta che gli alberi diradano e spunta in tutta la sua maestosità Chenonceau…..WAW!! E’ veramente spettacolare sia la struttura sull’acqua che i giardini a fianco, perfettamente curati con fiori di ogni colore e un divertente labirinto.

All’interno si segue un percorso che porta nelle stanze dei re e delle regine (era una tenuta estiva), nelle sale del trono e da ballo e nelle meravigliose cucine ricavate nei basamenti del castello.

Usciti all’ora di pranzo ci siamo fermati nel self service vicino al castello per rifocillarci, dopo di che tornando verso la macchina siamo passati a visitare la ricostruzione di una fattoria tipica del XVI secolo (dove abbiamo nutrito le anatre dello stagno), la sala delle carrozze e il parco degli asini che hanno apprezzato molto le nostre carezze. A questo punto ci vuole un bel riposino in macchina per la piccola e noi ci dirigiamo verso Chaumont su Loire.

Il castello di Chaumont ospita il festival internazionale dei giardini, così, incuriositi, decidiamo di affacciarci prima della classica visita alla tenuta…..è stata un’ottima idea!

24 piccoli regni dove addentrarsi tra piante, fiori, laghetti, ponti, percorsi sensoriali, colori, profumi e soprattutto divertenti per Sofia che non voleva più andarsene.

Il castello,piuttosto piccolo, è stato costruito inizialmente come difesa, poi è passato a residenza, per cui abbiamo trovato meno attenzione ai dettagli nell’arredamento e ci è parso più povero rispetto agli altri ma i giardini sono immensi e ben curati, sicuramente da vedere.

Per oggi possiamo ritenerci soddisfatti e torniamo a casa a riposare.

Giorno5: Oggi castello di Cheverny….non ne abbiamo ancora abbastanza di principesse…

Al contrario degli altri questa è una tenuta ancora abitata dai Marchesi di Vibraye per cui è visitabile sono una parte del castello.

All’ingresso c’è la possibilità di fare biglietti combinati con solo entrata nel castello o in aggiunta esposizione di TinTin (che abbiamo lasciato stare) o giro in barca+veicoli elettrici (come esimersi??!!).

All’interno il castello è molto bello: le sale e le stanze sono arredate nei minimi dettagli, piene di arazzi, quadri e mobili antichi. C’era anche un’esposizione di costruzioni in Lego a grandezza naturale che completavano gli arredamenti e che ha affascinato molto la bambina: oggetti dell’epoca, personaggi dei libri, animali….

Dopo la visita ci siamo recati nel ristorante del castello dove abbiamo preso il pranzo al sacco: coperta, cestino, panini, dolci e bevande e siamo andati a consumarlo su un prato della residenza.

Dopo due corse e aver dato il pane alle ochette, siamo saliti sulle macchine elettriche che ci hanno portato a visitare il bosco di cedri e sulle barchette lungo il fiume a caccia di animali. La guida parla francese e inglese ma anche se Sofia non ha capito nulla è rimasta affascinata dal giro tanto che voleva rifarlo una volta finito.

Prima di uscire siamo passati a salutare i 100 cani da caccia del marchese nel loro curato canile e ci siamo affacciati nel giardino dei fiori.

E’ l’ora del riposino, si torna in macchina a dormire e ci si dirige verso Amboise.

Amboise ha ospitato Leonardo Da Vinci negli ultimi anni della sua vita e la fortificata città mostra ancora i segni visibili del suo passaggio.

Abbiamo scelto, visto il poco tempo rimasto, di visitare il castello e la tomba di Da Vinci nella vicina cappella.

Dall’alto si gode di un meraviglioso panorama della città e di una parte della Loira. All’esterno ci sono alcuni giochi medievali da provare e alcune riproduzioni delle macchine del famoso Leonardo.

Il castello all’interno non ci ha entusiasmato per cui non mi soffermo sulla descrizione.

Cena ad Amboise e poi rientro nel nostro appartamento per l’ultima notte nella Valle della Loira.

Giorno6: Oggi ci aspettano circa 400 km in direzione Mont Saint Michel. Ci fermiamo però a metà strada circa per la visita allo zoo La Fleche (clicca qui)  per poi arrivare all’ora di cena nel nuovo B&B.

Giorno7: Dopo esserci informati accuratamente sugli orari delle maree ci avventuriamo verso Mont Saint Michel, a 15 min dal B&B.

Una volta arrivati c’è un enorme parcheggio a pagamento dove bisogna obbligatoriamente lasciare la macchina. Si prosegue a piedi (30min), con la navetta gratis o con il calesse (a pagamento).

Una volta arrivati si staglia davanti ai tuoi occhi la meravigliosa abbazia di Mont Saint Michel realizzata nel 708 in onore dell’arcangelo Michele. E’ costituita da un piccolo borgo arroccato e di un’abbazia in cima dove si stabilirono per anni i benedettini. Dopo aver resistito alla guerra dei Cent’anni e ai successivi conflitti, nel 1979 è diventata patrimonio dell’UNESCO.

Siamo arrivati con la bassa marea e ci siamo subito arrampicati su per la fortezza in cerca della terrazza per osservare l’imminente arrivo dell’alta marea (dimenticatevi i passeggini: assolutamente inutilizzabili).

Effettivamente l’alta marea è un evento eccezionale e ben visibile a occhio nudo. Siamo rimasti sulla terrazza un’oretta ad osservare il mare sgranocchiando grissini e poi siamo andati a visitare l’abbazia che ci ha letteralmente affascinato; disposta su più livelli costruiti negli anni, mostra un’evoluzione architettonica ineguagliabile.

Scendendo nelle strette e affollatissime viuzze ci siamo presi un hot dog al volo e siamo scappati infastiditi dalla marea di gente che se può camminarti in testa, lo fa (unica nota negativa della giornata).

Tornati alla macchina riposino consueto e via verso Saint Malo.

Saint Malo è una cittadina turistica e balneare, ovviamente sul mare. Abbiamo parcheggiato in uno dei numerosi parcheggi a pagamento vicino alle spiagge fuori dalle mura. Quando c’è la bassa marea è possibile raggiungere Fort National a piedi attraversando la spiaggia (non vi perdete al suo interno altrimenti poi dovete tornare a nuoto) e così abbiamo fatto: cosa c’è di più divertente che correre sulla sabbia bagnata e cercare granchietti e conchiglie tra gli scogli!!??

Una volta tornati indietro c’è la possibilità di sciacquarsi sotto una doccia dalla sabbia (che nel frattempo è arrivata anche in testa) e proseguire la visita addentrandosi nelle mura.

Al suo interno Saint Malo sembra mantenere ancora la struttura medievale anche se le vie sono tempestate di negozi alla moda e locali turistici. Numerosi artisti di strada intrattengono la folla in cambio di qualche spicciolo. Un’occhiata veloce alla cattedrale e al castello da fuori, due giretti sullo scivolo e dopo cena si ritorna al nostro B&B.

Giorno8: Ci si sposta in Normandia per un tuffo nella storia alla ricerca delle spiagge dello sbarco.

Avendo solo poco tempo abbiamo optato per recarci subito al cimitero americano Colleville sur mer. Entrata gratuita, si inizia addentrandosi in un seminterrato dove viene spiegato con immagini, disegni e video in auditorium lo sbarco in Normandia. Si prosegue entrando in un corridoio dove sono scritti i nomi di tutti i giovani americani morti sul suolo francese per liberare l’Europa.

All’uscita un percorso in un giardino porta verso il cimitero ma credo sia importante soffermarsi a guardare dall’alto la desolata spiaggia di Omaha Beach simbolo dello sbarco, con 3000 soldati uccisi solo che il primo giorno.

Il cimitero è costituito da 9387 lapidi disposte in 10 lotti; sono croci bianche e 149 stelle di david. Si può immaginare l’impatto che si ha guardandole non vedendone la fine. Mentre ci si guarda intorno attoniti ci si accorge che regna una calma innaturale dove adulti e bambini camminano per mano con un grande e ammirevole rispetto.

 

 

 

 

Una volta usciti scendiamo a Omaha Beach, simbolo dello sbarco e ci fermiamo a mangiare sulla passeggiata prendendo un bel pollo arrosto da un chioschetto. La spiaggia è stupenda: acqua limpida,

sabbia fine e si estende a perdita d’occhio. Nonostante ciò nessuno prende il sole o fa il bagno (anche se non c’è divieto di balneazione); vige un silenzioso rispetto e ci si permette di far giocare un po i bambini con la sabbia durante la bassa marea.

La zona è piena di bunker e ne abbiamo visitato un paio anche se sono abbandonanti e sporchi…qua l’inciviltà ha colpito.

Dopo un’occhiata al monumento memoriale sulla spiaggia ci siamo rimessi in macchina direzione Honfleur dove abbiamo affittato un bellissimo appartamento in centro.

Giorno9: Al mattino visitiamo Honfleur, attraente porticciolo normanno che mantiene il fascino del paesino con i suoi bacini, i vecchi armamenti, le barche dei pescatori, le case antiche, le viuzze e un campanile da non perdere…..insomma un vero gioiello.

Per i bambini una mega ruota panoramica e un carosello degno del suo nome.

Nel pomeriggio andiamo a vedere il memoriale di Caen, il più famoso museo storico sulle guerre mondiali della Francia.

Qua l’entrata è a pagamento ma, anche se un po caro, ne vale assolutamente la pena. C’è uno spazio dove accolgono i bambini gratuitamente sotto i 10 anni organizzato molto bene con 2 splendide tate. La nostra piccola Sofia è arrivata dormiente nel passeggino (niente 4 ruote nel museo) e l’abbiamo lasciata a queste simpatiche signore finché non si è svegliata. Nel frattempo noi abbiamo avuto la possibilità di vedere il museo 2 ore in tranquillità (una volta sveglia ci hanno chiamato e siamo andati a prenderla).

Il museo è diviso in più parti: il mondo prima del 1945, il mondo dopo il 1945, la guerra mondiale, il dopoguerra.

Vi sono filmati, oggetti tipici dell’epoca, manifesti, giornali, foto e riproduzioni in un’esposizione coinvolgente e struggente che porta a sentite riflessioni sulla follia umana.

Una volta usciti dai sotterranei (la visita richiede 4 ore circa ma io e Sofia abbiamo accelerato e siamo andate a fare merenda mentre papà continuava a studiare la storia) c’è la possibilità di visitare un bunker militare dove sono stati riportati gli oggetti utilizzati al suo interno e riprodotti i rumori che si sentivano all’esterno. Terminiamo la visita con una bella foto di Anna Frank che ci regala un amaro sorriso con la speranza di un mondo migliore.

Tornati a Honfleur ci siamo goduti un’ottima cena di pesce come ultimo pasto prima della partenza.

Giorno10: si torna a casa con il volo Parigi-Genova felicissimi, stanchi ma con un notevole bagaglio culturale in più e una figlia che dopo 6 mesi ricorda ancora con piacere i castelli e la sua gita preferita: Mont Saint Michel.

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