Notti da mamme

Il desiderio assoluto di ogni mamma, soprattutto se c’è un bebè in casa, è DORMIRE. Dormire la notte consecutivamente… quelle ore di sonno (che profondo come prima non sarà più perché il tuo cervello è pronto a captare ogni rumorino proveniente dalle camere dei bimbi), ma quel riposo che vivi come una conquista, come una ripresa alla vita normale. Sto chiaramente parlando di alcuni bambini.. molti dormono da subito, altri no … i miei. Soprattutto Gioele… di Pietro ricordo notti interminabili tra la tetta e il passeggiare avanti e indietro… Pietro si svegliava e piangeva, come è logico che sia, per un bisogno che assonnata e, come negarlo a volte innervosita, non riuscivo pienamente a soddisfare. E poi ero piuttosto rigorosa con lui… direi pochissimi e brevi accessi al lettone (tanto lui non sembrava godere di questa situazione) e intervalli tra le poppate piuttosto predeterminati. Ma comunque diciamo che in generale Pietro mi stancava più il giorno (soprattutto per colpa delle colichette e del fatto che io neo mamma ero veramente troppo agitata) che la notte.

Nei due anni e mezzo di vita di Gioele ho capito che probabilmente lui ha bisogno di meno ore di sonno in genere. Da piccino non dormiva (diciamo pure per tutto il primo anno, ma forse di più) mai tutta la notte e, a parte magari i primi mesi per necessità di tetta dovuta alla fame, spesso lui si svegliava ma non piangeva. Però non si riaddormentava per ore. E io mamma più stanca e ahimè meno rigorosa lo portavo nel lettone e lui ci stava bene, mi si spiaccicava addosso e quietava anche se non chiudeva gli occhi neanche a pagarlo oro. Lui, pur essendo una belva che tutto fa e tutto distrugge e aspetta che ti giri un attimo per combinare un guaio, è molto affettuoso… Si vede proprio che ha bisogno fisico di abbracciarti, di stare appiccicato… e così tante notti le abbiamo passate a tre nel lettone… con la conseguenza che, anche se tu cerchi di dormire, hai un essere vagante nel letto che…uno: non vuole la coperta perché ha sempre caldo e io invece mi rintanerei sotto a strati infiniti di calore, due si rilassa giocando a girare le ditine intorno ai tuoi capelli e spesso li tira inavvertitamente ma tu pensi “e che kazzo, lasciami in pace”; tre: è capace di occupare uno spazio assolutamente inversamente proporzionale alle sue piccole dimensioni e ti lascia ritagli di letto per cui sei costretta a inventarti un modo per smontare e rimontare alcune articolazioni per poterti almeno assopire mezz’ora… che tanto poi mediamente ormai sono le 5 e mezza, lui si addormenta e sembra finalmente tranquillo ma tu alle sei ti devi alzare per andare a lavoro. Affermo tutto questo con ironia perché quando accade, veramente la notte un po’ fai fatica e poi ti resta il sonno addosso, ma sei la mamma è faresti mille cose più pesanti e difficili per i tuoi bambini, è ovvio. Comunque ormai i miei bambini sono “grandi” , per Pietro ( 6 anni e mezzo) ci possono essere i risvegli per il brutto sogno e per Gioele (2 anni e mezzo) i problemini di mal di pancia e digestione visto che spesso a cena si abbuffa come non ci fosse un domani mangiando in modalità ruspa che deve finire in fretta il lavoro. Come stanotte. Ecco mi sono messa a scrivere sul treno delle 7 mentre sto andando al lavoro dopo una notte di “quelle” che dalle 2 alle 5 non dormi. E poi alle 6 ti alzi. E questo è aggravato dalla fase pre ciclo, con nervi a fior di pelle e cefalea devastante che di certo non trae giovamento dal mancato riposo. Penso non cucinerò lenticchie a cena per un po’.. Gioele le adora e forse la sua razione mi è un po’ scappata di mano …. Nulla di grave…. Apri la porta di casa e respiri quell’aria di autunno della campagna di cui adori riempirti i polmoni fin da bambina, fin da quando eri tu a rompere le scatole alla mamma di notte… e poi è ancora buio e stamattina non so perché i lampioni della strada sono spenti…. La luna è incantevolmente piena e orione con la sua cintura luminosa ti dà il buongiorno. Che bell’ inizio di giornata!

 

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